- Non è possibile, questo è davvero troppo, Nicola
- Amore, che c'è?
- Tua figlia ha frugato di nuovo tra le mie cose
- Ah, ma per i trucchi dici? No, gliel'ho detto io, tu ne hai talmente tanti
- Se vuole dei trucchi che se li compri. Mi sono stancata di dover dividere i miei spazi con lei
- Non l'ho fatto con cattiveria, non volevo infastidirti. Ora sistemo tutto
- Ecco. Rimetterai tutto a posto, promesso?
- Si, si
- E cosa fai con questo? Era l'ultimo snack. Lo stavo tenendo per me!
- Scusami, io…
- Ne ho abbastanza. Sei solo una viziata, prendi tutto ciò che mi appartiene
- Amore, calmati! Ha detto che non lo sapeva. Ti vado a comprare altri snack, se vuoi
- E basta difenderla! Sei una noia. Perché devi vivere qui? Ha 18 anni, e’ ora che se ne va da questa casa e poi lascia sempre le sue cose in giro, non butta mai le confezioni di ciò che mangia, lascia le luci accese. Insomma, io non la sopporto più! Nicola, io voglio che tu la sbatti fuori da questa casa
- Cosa?
- Amore, ne possiamo parlare dopo, in privato?
- Forse non hai capito. O se ne va lei, o me ne vado io
- Ma e’ mia figlia!
- Non lo ripeterò un'altra volta
- Lidia, mi dispiace
- Mi stai davvero mandando via?
- Ma in fondo vai semplicemente a stare con la mamma
- Staro’ più attenta. Ma ti prego non cacciarmi
- Dai… In fondo hai anche una mamma, no?
- Stai preferendo una persona che ti chiede di scegliere tra lei e tua figlia. Chi ti ama fa di tutto per riempire la tua vita di amore. Non fa di tutto per toglierlo
_______
- Lidia. Lidia, dai apri. Voglio solo sapere come stai
- Pronto
- Nicola, Lidia si è sentita male, siamo in ospedale
- Come… Ma cosa è successo?
- Me lo dovresti dire tu che cosa è successo. Quando si è presentata a casa con le valigie era sconvolta, non riusciva a smettere di piangere, continuava a dire che tu non le volevi bene e cercava di respirare e non ci riusciva e io ho provato a calmare il suo attacco di panico, ma non c'è stato niente da fare. Ho dovuto chiamare i soccorsi. L’hanno portata d'urgenza in ospedale
- Ciao, Jessica
- Sei tu…
- Sei venuta a prendere i tuoi stracci. Non ché poi fosse una grande perdita
- Veramente questi… sono i tuoi stracci. In che senso, scusa? Cosa vuoi dire?
- Vedi… ho capito qualcosa di molto importante in questo tempo. Da quando Lidia se n'è andata, tu hai iniziato a polemizzare su tutto, a vietarmi di vedere i miei amici ad andare in palestra. Qualsiasi cosa non ti stava bene. Così ho capito che in realtà il problema… non era mia figlia, ma tu! Sono andato a casa sua e non avevo realizzato minimamente il dolore che le avevo causato, è finita in ospedale. Per tutto ciò che le ho fatto, io, suo padre ho mandato mia figlia in ospedale a causa di un capriccio. E allora ho realizzato quanto sono stato superficiale ed ho finalmente capito che…
- Non è così. Io volevo passare un po’ di tempo insieme a te
- Tu hai sempre e soltanto preteso senza mai dare nulla in cambio
- Nicola, io ti amo
- Se mi avessi veramente amato, non mi avresti mai messo davanti ad una scelta del genere. Mi stavi per far fare il più grosso errore della mia vita
- Stai scherzando? Tu stai scegliendo lei al posto mio?
- Certo! Perché vedi, chi ti ama fa di tutto per rendere la tua vita piena di amore, non fa di tutto per togliertelo
- Sai cosa c'è? Te ne pentirai
- Lidia… Io ho capito tardi di aver sbagliato. Però spero che tu mi possa perdonare
- Certo! Ti perdono papa’
______
- Grazie per essere con noi! Speriamo che la storia ti sia piaciuta.
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