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Tre studentesse internazionali

  • Immagine del redattore: elenaburan
    elenaburan
  • 23 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Scena: Tre studentesse internazionali — Maria 🇮🇹, Hannah 🇩🇪 e Anya 🇷🇺 — sono sedute nella mensa universitaria dopo un seminario congiunto sulla comunicazione interculturale. Stanno sorseggiando caffè e ridendo delle norme sociali nei loro paesi d’origine.

Maria: Allora… ragazze, raccontatemi: come parlano davvero i giovani nei vostri paesi? Perché in Italia, praticamente parliamo come se fossimo in un’opera lirica. Forte, drammatico, mani dappertutto. Starnutisci? Qualcuno scriverà una poesia al riguardo.

Anya: Ahah, in Russia, se qualcuno starnutisce, facciamo solo un grugnito e diciamo «будь здоров». Niente dramma. Niente opera. Solo sopravvivenza.

Hannah: In Germania, se qualcuno starnutisce, diciamo “Gesundheit!”, molto educatamente. Ma niente emozioni, per favore. Tenetele per… mai. 😅

Maria: Ohhh, dai, davvero? Nemmeno tra amici?

Hannah: Beh… okay, magari un po’. Ma sempre strutturato. Tipo, non ci interrompiamo. Ognuno aspetta il suo turno. È come una partita di scacchi sociale. Una mossa alla volta.

Anya: Wow, dev’essere pacifico. In Russia, se aspetti il tuo turno, la conversazione finisce prima che inizi. Devi solo buttarti e dire «а я говорю!» — boom, è il tuo turno.

Maria: Ahah sì! Uguale in Italia! Interrompiamo perché ci teniamo. Se qualcuno non ti interrompe, vuol dire che si sta annoiando o sta morendo. 😄

Hannah: “Unhöflich!” In Germania, lo chiamiamo maleducazione! Ma proprio maleducazione. Se qualcuno ti interrompe a metà frase, è come rubare il pane a qualcuno.

Anya: Rubare il pane — da noi va bene, se porti la vodka e una bella storia.

Maria: Aspetta, aspetta. Porti davvero la vodka agli incontri?

Anya: Non sempre. A volte il tè. Ma forte. Tipo tè-filosofico. Bevi e discuti il dolore di Dostoevskij alle 3 di notte.

Maria: Oh mio Dio. In Italia, alle 3 di notte si mangia il gelato e si piange per amore. Diciamo “che disastro!” tipo venti volte in una sera.

Hannah: Sembra stancante. In Germania, alle 3 di notte si dorme. O si finisce un progetto di gruppo che scade alle 9 del mattino. “Effizienz!”

Maria: Okay, okay, fammi indovinare — la vostra idea di divertimento è fare un programma per divertirsi?

Hannah: “Natürlich.” Il divertimento è ancora più divertente quando è pianificato. 😎

Anya: Ecco perché i tedeschi sono bravi nell’ingegneria. Pianificano il divertimento come costruiscono i ponti.

Hannah: Non hai torto! Ma dai, ditemi la frase più strana che si direbbe in un gruppo di amici?

Maria: Oh! Diciamo “Ma che figura di m***!” quando qualcuno fa una figuraccia. Letteralmente: “Che figura di m***a!” — poetico, no?

Anya: Bello. In russo, se qualcuno si mette in imbarazzo diciamo «опозорился на весь район» — ti sei vergognato davanti a tutto il quartiere. Vergogna pubblica. Tipo medioevo.

Hannah: Spaventoso. In Germania diciamo solo “Das war peinlich…” Molto secco. Ma il giudizio è forte. Silenzioso ma letale.

Maria: Quindi abbiamo il senso di colpa russo, la vergogna tedesca e il dramma italiano. Dovremmo iniziare un podcast.

Anya: Chiamalo «International Trauma Hour».

Hannah: Solo se facciamo i punti elenco per ogni episodio.

Maria: E musica drammatica! Io canto la sigla.

[Tutte ridono e brindano con le tazze di caffè.]

 
 
 

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